Discussione:
[Masci] alla ricerca del metodo...........
(troppo vecchio per rispondere)
dino Di Cicco
2012-02-08 21:53:40 UTC
Permalink
Scusatemi, ho sicuramente grandi lacune (non avendo fatto il boy-scout, ma
solo lo scout adulto) ma continuo a sentire di questa grande necessità di un
metodo per gli adulti.

Forse in tutti questi anni mi sono illuso di aver fatto un percorso che
invece non aveva senso.
c'è qualcumo che mi sa spiegare in che cosa sbaglio?
Leggendo i libri di scoutismo adulto, avendo partecipato e tutti gli eventi
Masci degli ultimi anni, essendomi impegnato in comunità, nella mia Regione,
nel nazionale, nel volontariato...... non ho mai percepito una mancanza così
grave.
A me sembra che lo scoutismo adulto del Masci sia sufficientemente maturo
per quello che fà e per come lo fà, anche se molte comunità hanno una vita
ampliamente discutibile in tanti aspetti.
Questa carenza di metodo in che cosa si evidenzia?
Sarei molto contento di essere illuminato da chi sà.

Intanto un saluto e un abbraccio a tutti.
Dino
Stefano Orlandi
2012-02-09 08:15:44 UTC
Permalink
credo che la risposta te la sia già data

Stefano orlandi

Il 08/02/2012 22.53, dino Di Cicco ha scritto:
> anche se molte comunità hanno una vita ampliamente discutibile in tanti aspetti.
> Questa carenza di metodo in che cosa si evidenzia?
Forleo
2012-02-09 09:22:19 UTC
Permalink
Nella difficoltà insita nella applicazione di un metodo edicativo
inizialmente scritto per la età prepubere e per la prima adolescenza alle
diverse stagioni di vita adukta
Romano Forleo
----- Original Message -----
From: "Stefano Orlandi" <***@gmail.com>
To: <***@scoutnet.org>
Sent: Thursday, February 09, 2012 9:15 AM
Subject: Re: [Masci] alla ricerca del metodo...........


credo che la risposta te la sia già data

Stefano orlandi

Il 08/02/2012 22.53, dino Di Cicco ha scritto:
> anche se molte comunità hanno una vita ampliamente discutibile in tanti
> aspetti.
> Questa carenza di metodo in che cosa si evidenzia?
Forleo
2012-02-09 10:23:32 UTC
Permalink
Si sta tentando di scrivere una sintesi del metodo.....Ma ci sono alcune
difficoltà. BP scrisse Scouting for Boys ,,,,,e riun^ degli adulti per
impegnarli nel servizio ....più tardi pedagogisti insigni esaminarono il
metodo e ne sottolinearono l'essenza (educazione alla vita semplice ed al
servizio, vita all'aperto, fiducia un se stessi, autoedicazione, spirito di
goco ed avventura ecc;;).Non si parlava molto, cento anni fa di formazione
permanente dell'adulto., concetto che si svikuppo' in seguito......
Ancora nell'agesci si ritiene che lo scoutismo sia un metodo che si puà
prporre solo fra gli 8 edi 21 anno, poi si guida da soli la propria barca e
chi vuole entra in una comunità di "educatori secondo il metodo scout"
preparansosi a fare l'educatore nelle seconda infanzia, funo alla line
della prina adolescenza (oggi si parla di seconda adolescenza fra i 18 e i
25 anni ...
L'agesci a differenza di atre associazioni mondiali non si interessa del del
periodo che va dai 6 agli otto anni, e non fa vera formazione personale
(specialmenye in campi come la vita di coppia e la vita politica) dal 20 a i
25 anni. Dopo di questa età molti pensamp che mpm pccprranp cmunità o gruppi
primari educanti:
C'è poi una difficoltà ancora più gramde nella educazione permanente :che
non esiste una età adulta , ma diverse stagioni di vita adulta con
caratteristiche psicologiche molto diverse e con modalità di vita sociale
altrettanto differenti: Questo si è andato determinando con l'allungamentoi
della vita, specialmente nel nord del mondo.
Quando BP fonda gli scouts aveva 50 anni (l'aspettativa di vita allora era
di meno di 50 anni per le donne (alta mortalità per parto, per
tibercolosi,malaria, sifilide,tifo...ecc) e di un paio di anni inh più per
l'uomo (oggi è di 84 anni per la donna e 78 per l'uomo)....I genetisti ci
dicono che delle bambione che nascono oggi, più del 50% supererà i 90 anni,
ma di queste il 37 % avrè demenza senile--------

Un movimento di adulti dovrà quindi avere formule metodologiche di
formazione permanente diverse pert le diverse stagioni di vita e storie
personali di chi ne fa parte,.......
Come ved,il discorso è complesso.....

From: "dino Di Cicco" <***@libero.it>
To: "Discussioni sul MASCI" <***@scoutnet.org>
Sent: Wednesday, February 08, 2012 10:53 PM
Subject: [Masci] alla ricerca del metodo...........


Scusatemi, ho sicuramente grandi lacune (non avendo fatto il boy-scout, ma
solo lo scout adulto) ma continuo a sentire di questa grande necessità di un
metodo per gli adulti.

Forse in tutti questi anni mi sono illuso di aver fatto un percorso che
invece non aveva senso.
c'è qualcumo che mi sa spiegare in che cosa sbaglio?
Leggendo i libri di scoutismo adulto, avendo partecipato e tutti gli eventi
Masci degli ultimi anni, essendomi impegnato in comunità, nella mia Regione,
nel nazionale, nel volontariato...... non ho mai percepito una mancanza così
grave.
A me sembra che lo scoutismo adulto del Masci sia sufficientemente maturo
per quello che fà e per come lo fà, anche se molte comunità hanno una vita
ampliamente discutibile in tanti aspetti.
Questa carenza di metodo in che cosa si evidenzia?
Sarei molto contento di essere illuminato da chi sà.

Intanto un saluto e un abbraccio a tutti.
Dino
g.prochilo
2012-02-09 14:06:25 UTC
Permalink
Per dino Di Cicco

In risposta al messaggio del giorno 08/02/2012 - ore 22:54:05
con Oggetto: [Masci] alla ricerca del metodo............

È molto difficile rispondere con poche righe al problema che viene sollevato. Premettendo che nessuno di noi ha la bacchetta magica e/o è depositario di verità inoppugnabili. Se ne discute da almeno vent’anni e non esiste un esame circostanziato del problema. Provando ad approcciarlo indirettamente, facendo il giochino domande e risposte:
- Molte Comunità hanno una vita ampliamente discutibile in tanti aspetti?
È vero! Non esiste un modello unico di Comunità; e questa è una specificità del nostro Movimento e ne rappresenta la ricchezza più grande da difendere.
- Ma se questa è la risposta allora? …
Allora va anche detto che occorre avere un minimo comun denominatore che non sia solo la sigla MASCI, ma che abbia una sostanza tale da essere immediatamente identificabile con un movimento di scout adulti.
- Ad esempio?
Faccio due esempi banali, ma che in parte aiutano a comprendere.
1) Le Comunità dell’Emilia Romagna sono state tra le prime a censirsi e operare nella Consulta del Volontariato prima e della Protezione Civile poi. La sostanza è la testimonianza che un gruppo di scout adulti si impegnava seriamente e continuativamente nel servizio civile. Nel concreto, con la presenza, donando agli altri la certezza che potevano contare sul Movimento in qualsiasi occasione.
2) Molti anni fa il Ministero dell’Ambiente (credo fosse Manconi), fece un “Accordo Ministeriale”, coinvolgendo Agesci e Masci nella gestione dei Parchi e delle Riserve di tutto il territorio nazionale. Non oso immaginare lo sforzo e le pressioni di coloro che hanno contribuito a raggiungere questo gran risultato. Avremmo dovuto fare salti di gioia e iniziare a dotarci di documentazione per fare “le guide dei parchi” contattando la Forestale ecc. ecc. invece …. non abbiamo saltato, quasi nessuna Comunità venne messa al corrente e tutto finì miseramente.
- Cosa c’entra questo con il metodo?
Apparentemente nulla! Così come è nullo il piccolo comun denominatore che dovrebbe connotare le nostre Comunità.

Cordiali saluti

g.prochilo
***@tin.it
09/02/2012



MESSAGGIO ORIGINALE
Scusatemi, ho sicuramente grandi lacune (non avendo fatto il boy-scout, ma
solo lo scout adulto) ma continuo a sentire di questa grande necessità di un
metodo per gli adulti.
Forse in tutti questi anni mi sono illuso di aver fatto un percorso che
invece non aveva senso.
c'è qualcumo che mi sa spiegare in che cosa sbaglio?
Leggendo i libri di scoutismo adulto, avendo partecipato e tutti gli eventi
Masci degli ultimi anni, essendomi impegnato in comunità, nella mia Regione,
nel nazionale, nel volontariato...... non ho mai percepito una mancanza così
grave.
A me sembra che lo scoutismo adulto del Masci sia sufficientemente maturo
per quello che fà e per come lo fà, anche se molte comunità hanno una vita
ampliamente discutibile in tanti aspetti.
Questa carenza di metodo in che cosa si evidenzia?
Sarei molto contento di essere illuminato da chi sà.
Intanto un saluto e un abbraccio a tutti.
Dino
_______________________________________________
Masci mailing list
***@scoutnet.org
http://list.scoutnet.org/lists/listinfo/masci
-----
Nessun virus nel messaggio.
Controllato da AVG - www.avg.com
Versione: 2012.0.1913 / Database dei virus: 2112/4797 - Data di rilascio: 08/02/2012

MESSAGGIO
leo vannelli
2012-02-09 14:33:49 UTC
Permalink
Il tema sviluppo e metodo, in questo periodo, mi interessa molto, riguarda
la mia Comunità e la mia provincia (Alessandria). Il problema lo guarderei
da un altro punto di vista, ho una domanda alla quale da anni non riesco a
dare risposta: perchè, secondo voi, nonostante le migliaia e migliaia di
ragazzi che sono passati nei boy-scout, oggi il MASCI è fermo a 6.000
persone ???
Leo Vannelli

Il giorno 09 febbraio 2012 15:06, g.prochilo <***@tin.it> ha scritto:

> Per dino Di Cicco
>
> In risposta al messaggio del giorno 08/02/2012 - ore 22:54:05
> con Oggetto: [Masci] alla ricerca del metodo............
>
> È molto difficile rispondere con poche righe al problema che viene
> sollevato. Premettendo che nessuno di noi ha la bacchetta magica e/o è
> depositario di verità inoppugnabili. Se ne discute da almeno vent’anni e
> non esiste un esame circostanziato del problema. Provando ad approcciarlo
> indirettamente, facendo il giochino domande e risposte:
> - Molte Comunità hanno una vita ampliamente discutibile in tanti
> aspetti?
> È vero! Non esiste un modello unico di Comunità; e questa è una
> specificità del nostro Movimento e ne rappresenta la ricchezza più grande
> da difendere.
> - Ma se questa è la risposta allora? …
> Allora va anche detto che occorre avere un minimo comun denominatore che
> non sia solo la sigla MASCI, ma che abbia una sostanza tale da essere
> immediatamente identificabile con un movimento di scout adulti.
> - Ad esempio?
> Faccio due esempi banali, ma che in parte aiutano a comprendere.
> 1) Le Comunità dell’Emilia Romagna sono state tra le prime a
> censirsi e operare nella Consulta del Volontariato prima e della Protezione
> Civile poi. La sostanza è la testimonianza che un gruppo di scout adulti si
> impegnava seriamente e continuativamente nel servizio civile. Nel concreto,
> con la presenza, donando agli altri la certezza che potevano contare sul
> Movimento in qualsiasi occasione.
> 2) Molti anni fa il Ministero dell’Ambiente (credo fosse Manconi),
> fece un “Accordo Ministeriale”, coinvolgendo Agesci e Masci nella gestione
> dei Parchi e delle Riserve di tutto il territorio nazionale. Non oso
> immaginare lo sforzo e le pressioni di coloro che hanno contribuito a
> raggiungere questo gran risultato. Avremmo dovuto fare salti di gioia e
> iniziare a dotarci di documentazione per fare “le guide dei parchi”
> contattando la Forestale ecc. ecc. invece …. non abbiamo saltato, quasi
> nessuna Comunità venne messa al corrente e tutto finì miseramente.
> - Cosa c’entra questo con il metodo?
> Apparentemente nulla! Così come è nullo il piccolo comun denominatore che
> dovrebbe connotare le nostre Comunità.
>
> Cordiali saluti
>
> g.prochilo
> ***@tin.it
> 09/02/2012
>
>
>
Forleo
2012-02-09 14:56:16 UTC
Permalink
Sempre scvettico e pessimista ?
Questo non è fortunatamente il comun denominatore del MASCI.
Romano
----- Original Message -----
From: "g.prochilo" <***@tin.it>
To: "Discussioni sul MASCI [italiano]" <***@scoutnet.org>
Sent: Thursday, February 09, 2012 3:06 PM
Subject: Re: [Masci]alla ricerca del metodo........... 1°


Per dino Di Cicco

In risposta al messaggio del giorno 08/02/2012 - ore 22:54:05
con Oggetto: [Masci] alla ricerca del metodo............

È molto difficile rispondere con poche righe al problema che viene
sollevato. Premettendo che nessuno di noi ha la bacchetta magica e/o è
depositario di verità inoppugnabili. Se ne discute da almeno vent'anni e non
esiste un esame circostanziato del problema. Provando ad approcciarlo
indirettamente, facendo il giochino domande e risposte:
- Molte Comunità hanno una vita ampliamente discutibile in tanti
aspetti?
È vero! Non esiste un modello unico di Comunità; e questa è una specificità
del nostro Movimento e ne rappresenta la ricchezza più grande da difendere.
- Ma se questa è la risposta allora? .
Allora va anche detto che occorre avere un minimo comun denominatore che non
sia solo la sigla MASCI, ma che abbia una sostanza tale da essere
immediatamente identificabile con un movimento di scout adulti.
- Ad esempio?
Faccio due esempi banali, ma che in parte aiutano a comprendere.
1) Le Comunità dell'Emilia Romagna sono state tra le prime a censirsi
e operare nella Consulta del Volontariato prima e della Protezione Civile
poi. La sostanza è la testimonianza che un gruppo di scout adulti si
impegnava seriamente e continuativamente nel servizio civile. Nel concreto,
con la presenza, donando agli altri la certezza che potevano contare sul
Movimento in qualsiasi occasione.
2) Molti anni fa il Ministero dell'Ambiente (credo fosse Manconi),
fece un "Accordo Ministeriale", coinvolgendo Agesci e Masci nella gestione
dei Parchi e delle Riserve di tutto il territorio nazionale. Non oso
immaginare lo sforzo e le pressioni di coloro che hanno contribuito a
raggiungere questo gran risultato. Avremmo dovuto fare salti di gioia e
iniziare a dotarci di documentazione per fare "le guide dei parchi"
contattando la Forestale ecc. ecc. invece .. non abbiamo saltato, quasi
nessuna Comunità venne messa al corrente e tutto finì miseramente.
- Cosa c'entra questo con il metodo?
Apparentemente nulla! Così come è nullo il piccolo comun denominatore che
dovrebbe connotare le nostre Comunità.

Cordiali saluti

g.prochilo
***@tin.it
09/02/2012



MESSAGGIO ORIGINALE
Scusatemi, ho sicuramente grandi lacune (non avendo fatto il boy-scout, ma
solo lo scout adulto) ma continuo a sentire di questa grande necessità di un
metodo per gli adulti.
Forse in tutti questi anni mi sono illuso di aver fatto un percorso che
invece non aveva senso.
c'è qualcumo che mi sa spiegare in che cosa sbaglio?
Leggendo i libri di scoutismo adulto, avendo partecipato e tutti gli eventi
Masci degli ultimi anni, essendomi impegnato in comunità, nella mia Regione,
nel nazionale, nel volontariato...... non ho mai percepito una mancanza così
grave.
A me sembra che lo scoutismo adulto del Masci sia sufficientemente maturo
per quello che fà e per come lo fà, anche se molte comunità hanno una vita
ampliamente discutibile in tanti aspetti.
Questa carenza di metodo in che cosa si evidenzia?
Sarei molto contento di essere illuminato da chi sà.
Intanto un saluto e un abbraccio a tutti.
Dino
_______________________________________________
Masci mailing list
***@scoutnet.org
http://list.scoutnet.org/lists/listinfo/masci
-----
Nessun virus nel messaggio.
Controllato da AVG - www.avg.com
Versione: 2012.0.1913 / Database dei virus: 2112/4797 - Data di rilascio:
08/02/2012

MESSAGGIO ORIGINALE
Forleo
2012-02-09 14:59:22 UTC
Permalink
Per prima cosa perchè non vi è chiarezza di risposte nel colloquio feq gli
adukti che svolgono il servizio di Capo e coloro che si impegnano nello
scoutismo per adukti.... e forse perchè è difficile animarte e far
sviluppare un movimento per adulti...forse pertchè.....continua tu.....
Romano
----- Original Message -----
From: "leo vannelli" <***@gmail.com>
To: "Discussioni sul MASCI [italiano]" <***@scoutnet.org>
Sent: Thursday, February 09, 2012 3:33 PM
Subject: Re: [Masci]alla ricerca del metodo........... 1°


Il tema sviluppo e metodo, in questo periodo, mi interessa molto, riguarda
la mia Comunità e la mia provincia (Alessandria). Il problema lo guarderei
da un altro punto di vista, ho una domanda alla quale da anni non riesco a
dare risposta: perchè, secondo voi, nonostante le migliaia e migliaia di
ragazzi che sono passati nei boy-scout, oggi il MASCI è fermo a 6.000
persone ???
Leo Vannelli

Il giorno 09 febbraio 2012 15:06, g.prochilo <***@tin.it> ha scritto:

> Per dino Di Cicco
>
> In risposta al messaggio del giorno 08/02/2012 - ore 22:54:05
> con Oggetto: [Masci] alla ricerca del metodo............
>
> È molto difficile rispondere con poche righe al problema che viene
> sollevato. Premettendo che nessuno di noi ha la bacchetta magica e/o è
> depositario di verità inoppugnabili. Se ne discute da almeno vent’anni e
> non esiste un esame circostanziato del problema. Provando ad approcciarlo
> indirettamente, facendo il giochino domande e risposte:
> - Molte Comunità hanno una vita ampliamente discutibile in tanti
> aspetti?
> È vero! Non esiste un modello unico di Comunità; e questa è una
> specificità del nostro Movimento e ne rappresenta la ricchezza più grande
> da difendere.
> - Ma se questa è la risposta allora? …
> Allora va anche detto che occorre avere un minimo comun denominatore che
> non sia solo la sigla MASCI, ma che abbia una sostanza tale da essere
> immediatamente identificabile con un movimento di scout adulti.
> - Ad esempio?
> Faccio due esempi banali, ma che in parte aiutano a comprendere.
> 1) Le Comunità dell’Emilia Romagna sono state tra le prime a
> censirsi e operare nella Consulta del Volontariato prima e della
> Protezione
> Civile poi. La sostanza è la testimonianza che un gruppo di scout adulti
> si
> impegnava seriamente e continuativamente nel servizio civile. Nel
> concreto,
> con la presenza, donando agli altri la certezza che potevano contare sul
> Movimento in qualsiasi occasione.
> 2) Molti anni fa il Ministero dell’Ambiente (credo fosse Manconi),
> fece un “Accordo Ministeriale”, coinvolgendo Agesci e Masci nella gestione
> dei Parchi e delle Riserve di tutto il territorio nazionale. Non oso
> immaginare lo sforzo e le pressioni di coloro che hanno contribuito a
> raggiungere questo gran risultato. Avremmo dovuto fare salti di gioia e
> iniziare a dotarci di documentazione per fare “le guide dei parchi”
> contattando la Forestale ecc. ecc. invece …. non abbiamo saltato, quasi
> nessuna Comunità venne messa al corrente e tutto finì miseramente.
> - Cosa c’entra questo con il metodo?
> Apparentemente nulla! Così come è nullo il piccolo comun denominatore che
> dovrebbe connotare le nostre Comunità.
>
> Cordiali saluti
>
> g.prochilo
> ***@tin.it
> 09/02/2012
>
>
>
Paolo Magnoni
2012-02-09 15:34:19 UTC
Permalink
Questa mi sembra una buona domanda.
Intanto, al carissimo amico Di Cicco, là dover dice " Scusatemi, ho
sicuramente grandi lacune (non avendo fatto il boy-scout, ma solo lo scout
adulto) ma continuo a sentire di questa grande necessità di un metodo per
gli adulti" non deve preoccuparsi, in quanto pur essendo io scout dall'età
circa di 11 anni (ASCI, poi AGESCI, ed infine MASCI), anch'io sento molto la
necessità di un "metodo" per gli adulti. Anzi, forse, quelli che come me,
provengono dallo scoutismo giovanile, ed hanno avuto la fortuna di vivere lo
scoutismo (ed il relativo metodo) a seconda dell'età, forse la mancanza di
un metodo la soffrono più di tanti altri. Sono censito nel MASCI da circa 26
anni (ho aperto nella mia città la Comunità Pesaro 1 nel 1986, anche grazie
al preziosissimo aiuto del compianto Enrico Dalmastri), eppure in tutti
questi anni non sono riuscito a "scovare" qualcosa che potesse in qualche
modo assomigliare ad un metodo. E' vero che negli anni di tentavi ne sono
stati fatti tanti: ogni tanto spunta qualche idea, che poi con il tempo
..... Mah !!!!! Per quello che mi riguarda, sono partito con un grande
entusiasmo all'inizio e mi sono intestardito a mantenerlo per molti anni,
ma, un pò per volta, questo entusiasmo è andato scemando, e di scoutismo nel
MASCI ne vedo sempre meno. In questi ultimi anni mi sembra (è un mio parere
del tutto personale) che si, c'è stato un miglioramento forse dal punto di
vista "intellettuale", ma di scoutismo proprio non ne vedo .... Sono già due
anni che ho tentennato molto anche per censirmi, e tutte e due le volte mi
sono censito pensando che forse sono io che non ho capito, oppure che forse
qualcosa deve succedere, o deve cambiare, e che anzi non è non iscrivendosi
più che si possano migliore le cose. Ma è vero ??? E' giusto??? E' sbagliato
????
E qui mi riallaccio alla domanda di Leo Vannelli: "perché oggi il MASCI è
fermo a 6.000 persone ???" Anzi, poiché mi sono sempre interessato
(deformazione professionale ???) di statistiche, il MASCI è "fermo" a 6.000,
oppure è in diminuzione??? E le Comunità sono in aumento o in diminuzione???
E gli iscritti in ogni Comunità è in aumento o in diminuzione ??? Se nascono
nuove Comunità, nascono "ex novo" o sono il frazionamento di una precedente
(i motivi possono essere tanti e i più disparati). Lo "SVILUPPO" questo
sconosciuto: cosa si sta facendo ???? Ma qualche anno fa (mi sembra 5 anni
fa circa) qualcuno non aveva parlato di riallacciare i rapporti con
l'AGESCI, per far conoscere il Movimento degli adulti, e far si che tante
altre persone provenienti dall'associazione giovanile affluissero al nostro
movimento ?? Se è avvenuto, io non me sono accorto.
Secondo me sarebbe ora di affrontare (a livello nazionale, partendo da ogni
Regione) a studiare questo fenomeno. Perché non c'è più gente che si
avvicina e che prova a conoscere il MASCI ??? Ogni anno, fatto il
censimento, quante persone nuove sono entrate, ma anche quante persone già
iscritte sono uscite ??? Perché escono ??? Dopo quanti anni escono ??? e
così via.
Volendo si potrebbe studiare un bel questionario, da far girare, con la
collaborazione dei Segretari regionali, e alla fine provare ad esaminare le
risposte. Naturalmente, quelle da me accennate sono solo alcune, io stesso
ne avrei altre da porre. Ma sono sicuro che da un lavoro così fatto si
potrebbero prendere spunti per capire meglio il fenomeno e cercare di
cambiare qualcosa per migliorare la situazione attuale.
Ma forse la mia è solo una "pia illusione".
Buona strada
Paolo Magnoni (Orso Lento)

-----Messaggio originale-----
Da: masci-***@scoutnet.org [mailto:masci-***@scoutnet.org] Per conto
di leo vannelli
Inviato: giovedì 9 febbraio 2012 15:34
A: Discussioni sul MASCI [italiano]
Oggetto: Re: [Masci] alla ricerca del metodo........... 1°

Il tema sviluppo e metodo, in questo periodo, mi interessa molto, riguarda
la mia Comunità e la mia provincia (Alessandria). Il problema lo guarderei
da un altro punto di vista, ho una domanda alla quale da anni non riesco a
dare risposta: perchè, secondo voi, nonostante le migliaia e migliaia di
ragazzi che sono passati nei boy-scout, oggi il MASCI è fermo a 6.000
persone ???
Leo Vannelli

Il giorno 09 febbraio 2012 15:06, g.prochilo <***@tin.it> ha scritto:

> Per dino Di Cicco
>
> In risposta al messaggio del giorno 08/02/2012 - ore 22:54:05 con
> Oggetto: [Masci] alla ricerca del metodo............
>
> È molto difficile rispondere con poche righe al problema che viene
> sollevato. Premettendo che nessuno di noi ha la bacchetta magica e/o è
> depositario di verità inoppugnabili. Se ne discute da almeno vent’anni
> e non esiste un esame circostanziato del problema. Provando ad
> approcciarlo indirettamente, facendo il giochino domande e risposte:
> - Molte Comunità hanno una vita ampliamente discutibile in tanti
> aspetti?
> È vero! Non esiste un modello unico di Comunità; e questa è una
> specificità del nostro Movimento e ne rappresenta la ricchezza più
> grande da difendere.
> - Ma se questa è la risposta allora? …
> Allora va anche detto che occorre avere un minimo comun denominatore
> che non sia solo la sigla MASCI, ma che abbia una sostanza tale da
> essere immediatamente identificabile con un movimento di scout adulti.
> - Ad esempio?
> Faccio due esempi banali, ma che in parte aiutano a comprendere.
> 1) Le Comunità dell’Emilia Romagna sono state tra le prime a
> censirsi e operare nella Consulta del Volontariato prima e della
> Protezione Civile poi. La sostanza è la testimonianza che un gruppo di
> scout adulti si impegnava seriamente e continuativamente nel servizio
> civile. Nel concreto, con la presenza, donando agli altri la certezza
> che potevano contare sul Movimento in qualsiasi occasione.
> 2) Molti anni fa il Ministero dell’Ambiente (credo fosse Manconi),
> fece un “Accordo Ministeriale”, coinvolgendo Agesci e Masci nella
> gestione dei Parchi e delle Riserve di tutto il territorio nazionale.
> Non oso immaginare lo sforzo e le pressioni di coloro che hanno
> contribuito a raggiungere questo gran risultato. Avremmo dovuto fare
> salti di gioia e iniziare a dotarci di documentazione per fare “le guide
dei parchi”
> contattando la Forestale ecc. ecc. invece …. non abbiamo saltato,
> quasi nessuna Comunità venne messa al corrente e tutto finì miseramente.
> - Cosa c’entra questo con il metodo?
> Apparentemente nulla! Così come è nullo il piccolo comun denominatore
> che dovrebbe connotare le nostre Comunità.
>
> Cordiali saluti
>
> g.prochilo
> ***@tin.it
> 09/02/2012
>
>
>
dino Di Cicco
2012-02-09 17:52:05 UTC
Permalink
In realtà io personalmente non ne sento nessuna necessità.La mia comunità
malgrado gli alti e bassi cammina positivamente ed io mi sento soddisfatto
quanto può esserlo una persona in costante camminome ricerca.
I miei dubbi vertono invece in tutta questa disperata ricerca da parte di
altre comunità che mi circondano e che forse non hanno approfondito
sufficientemente il percorso fatto dal movimento negli ultimi dieci anjni
(prima non sò)
a me quasi sempre basta rileggere gli scritti dei vari Linati, Gentili,
Forleo o addirittura di BP ed adeattarli alla mia attuale condizione.
Ma forse sono troppo ottimista.

Dino


----- Original Message -----
From: "Paolo Magnoni" <***@alice.it>
To: "'Discussioni sul MASCI [italiano]'" <***@scoutnet.org>
Sent: Thursday, February 09, 2012 4:34 PM
Subject: [Masci] R: alla ricerca del metodo........... 1°


Questa mi sembra una buona domanda.
Intanto, al carissimo amico Di Cicco, là dover dice " Scusatemi, ho
sicuramente grandi lacune (non avendo fatto il boy-scout, ma solo lo scout
adulto) ma continuo a sentire di questa grande necessità di un metodo per
gli adulti" non deve preoccuparsi, in quanto pur essendo io scout dall'età
circa di 11 anni (ASCI, poi AGESCI, ed infine MASCI), anch'io sento molto la
necessità di un "metodo" per gli adulti. Anzi, forse, quelli che come me,
provengono dallo scoutismo giovanile, ed hanno avuto la fortuna di vivere lo
scoutismo (ed il relativo metodo) a seconda dell'età, forse la mancanza di
un metodo la soffrono più di tanti altri. Sono censito nel MASCI da circa 26
anni (ho aperto nella mia città la Comunità Pesaro 1 nel 1986, anche grazie
al preziosissimo aiuto del compianto Enrico Dalmastri), eppure in tutti
questi anni non sono riuscito a "scovare" qualcosa che potesse in qualche
modo assomigliare ad un metodo. E' vero che negli anni di tentavi ne sono
stati fatti tanti: ogni tanto spunta qualche idea, che poi con il tempo
..... Mah !!!!! Per quello che mi riguarda, sono partito con un grande
entusiasmo all'inizio e mi sono intestardito a mantenerlo per molti anni,
ma, un pò per volta, questo entusiasmo è andato scemando, e di scoutismo nel
MASCI ne vedo sempre meno. In questi ultimi anni mi sembra (è un mio parere
del tutto personale) che si, c'è stato un miglioramento forse dal punto di
vista "intellettuale", ma di scoutismo proprio non ne vedo .... Sono già due
anni che ho tentennato molto anche per censirmi, e tutte e due le volte mi
sono censito pensando che forse sono io che non ho capito, oppure che forse
qualcosa deve succedere, o deve cambiare, e che anzi non è non iscrivendosi
più che si possano migliore le cose. Ma è vero ??? E' giusto??? E' sbagliato
????
E qui mi riallaccio alla domanda di Leo Vannelli: "perché oggi il MASCI è
fermo a 6.000 persone ???" Anzi, poiché mi sono sempre interessato
(deformazione professionale ???) di statistiche, il MASCI è "fermo" a 6.000,
oppure è in diminuzione??? E le Comunità sono in aumento o in diminuzione???
E gli iscritti in ogni Comunità è in aumento o in diminuzione ??? Se nascono
nuove Comunità, nascono "ex novo" o sono il frazionamento di una precedente
(i motivi possono essere tanti e i più disparati). Lo "SVILUPPO" questo
sconosciuto: cosa si sta facendo ???? Ma qualche anno fa (mi sembra 5 anni
fa circa) qualcuno non aveva parlato di riallacciare i rapporti con
l'AGESCI, per far conoscere il Movimento degli adulti, e far si che tante
altre persone provenienti dall'associazione giovanile affluissero al nostro
movimento ?? Se è avvenuto, io non me sono accorto.
Secondo me sarebbe ora di affrontare (a livello nazionale, partendo da ogni
Regione) a studiare questo fenomeno. Perché non c'è più gente che si
avvicina e che prova a conoscere il MASCI ??? Ogni anno, fatto il
censimento, quante persone nuove sono entrate, ma anche quante persone già
iscritte sono uscite ??? Perché escono ??? Dopo quanti anni escono ??? e
così via.
Volendo si potrebbe studiare un bel questionario, da far girare, con la
collaborazione dei Segretari regionali, e alla fine provare ad esaminare le
risposte. Naturalmente, quelle da me accennate sono solo alcune, io stesso
ne avrei altre da porre. Ma sono sicuro che da un lavoro così fatto si
potrebbero prendere spunti per capire meglio il fenomeno e cercare di
cambiare qualcosa per migliorare la situazione attuale.
Ma forse la mia è solo una "pia illusione".
Buona strada
Paolo Magnoni (Orso Lento)

-----Messaggio originale-----
Da: masci-***@scoutnet.org [mailto:masci-***@scoutnet.org] Per conto
di leo vannelli
Inviato: giovedì 9 febbraio 2012 15:34
A: Discussioni sul MASCI [italiano]
Oggetto: Re: [Masci] alla ricerca del metodo........... 1°

Il tema sviluppo e metodo, in questo periodo, mi interessa molto, riguarda
la mia Comunità e la mia provincia (Alessandria). Il problema lo guarderei
da un altro punto di vista, ho una domanda alla quale da anni non riesco a
dare risposta: perchè, secondo voi, nonostante le migliaia e migliaia di
ragazzi che sono passati nei boy-scout, oggi il MASCI è fermo a 6.000
persone ???
Leo Vannelli

Il giorno 09 febbraio 2012 15:06, g.prochilo <***@tin.it> ha scritto:

> Per dino Di Cicco
>
> In risposta al messaggio del giorno 08/02/2012 - ore 22:54:05 con
> Oggetto: [Masci] alla ricerca del metodo............
>
> È molto difficile rispondere con poche righe al problema che viene
> sollevato. Premettendo che nessuno di noi ha la bacchetta magica e/o è
> depositario di verità inoppugnabili. Se ne discute da almeno vent'anni
> e non esiste un esame circostanziato del problema. Provando ad
> approcciarlo indirettamente, facendo il giochino domande e risposte:
> - Molte Comunità hanno una vita ampliamente discutibile in tanti
> aspetti?
> È vero! Non esiste un modello unico di Comunità; e questa è una
> specificità del nostro Movimento e ne rappresenta la ricchezza più
> grande da difendere.
> - Ma se questa è la risposta allora? .
> Allora va anche detto che occorre avere un minimo comun denominatore
> che non sia solo la sigla MASCI, ma che abbia una sostanza tale da
> essere immediatamente identificabile con un movimento di scout adulti.
> - Ad esempio?
> Faccio due esempi banali, ma che in parte aiutano a comprendere.
> 1) Le Comunità dell'Emilia Romagna sono state tra le prime a
> censirsi e operare nella Consulta del Volontariato prima e della
> Protezione Civile poi. La sostanza è la testimonianza che un gruppo di
> scout adulti si impegnava seriamente e continuativamente nel servizio
> civile. Nel concreto, con la presenza, donando agli altri la certezza
> che potevano contare sul Movimento in qualsiasi occasione.
> 2) Molti anni fa il Ministero dell'Ambiente (credo fosse Manconi),
> fece un "Accordo Ministeriale", coinvolgendo Agesci e Masci nella
> gestione dei Parchi e delle Riserve di tutto il territorio nazionale.
> Non oso immaginare lo sforzo e le pressioni di coloro che hanno
> contribuito a raggiungere questo gran risultato. Avremmo dovuto fare
> salti di gioia e iniziare a dotarci di documentazione per fare "le guide
dei parchi"
> contattando la Forestale ecc. ecc. invece .. non abbiamo saltato,
> quasi nessuna Comunità venne messa al corrente e tutto finì miseramente.
> - Cosa c'entra questo con il metodo?
> Apparentemente nulla! Così come è nullo il piccolo comun denominatore
> che dovrebbe connotare le nostre Comunità.
>
> Cordiali saluti
>
> g.prochilo
> ***@tin.it
> 09/02/2012
>
>
>
Stefano Orlandi
2012-02-10 07:30:34 UTC
Permalink
Paolo,come stai a neve? Ti basta? A parte le battute,vorrei dire che
sono completamente d'accordo con Paolo in tutto meno la conclusione.Non
è nle Masci che bisogna cercare risposte ma nell'Agesci,L'Agesci fa
almeno due assemblee regionali,una in autunno ed una in primavera.
Quanto ci vuole a preparare un questionario da far compilare ai
partecipanti a queste assemblee e chiedere se conoscono il Masci e/o
cosa si aspettano da un Movimento di scout adulti e confrontare le
risposte con qullo che oggi il Masci offre e tarare l'"offerta " per
ripsondere meglio all'esigenza.Non credo proprio che io sia il primo a
pensare queste cose ma il problema forse è .......mi fermo qui perchè
non ho titolo per parlare di altro.
Caro Dino di Cicco,tu e la tua comunità avete fatto un percorso aderente
al patto Comunitario e vi sta bene cosi ,ma il tuo sguardo deve
cogliere l'insieme non il particolare e dire che sono le altre comunità
non hanno colto..... e mi fermo sempre qui.

Stefano orlandi

Lo "SVILUPPO" questo sconosciuto: cosa si sta facendo ???? Ma qualche
anno fa (mi sembra 5 anni fa circa) qualcuno non aveva parlato di
riallacciare i rapporti con l'AGESCI, per far conoscere il Movimento
degli adulti, e far si che tante altre persone provenienti
dall'associazione giovanile affluissero al nostro movimento ?? Se è
avvenuto, io non me sono accorto. Secondo me sarebbe ora di affrontare
(a livello nazionale, partendo da ogni Regione) a studiare questo
fenomeno. Perché non c'è più gente che si avvicina e che prova a
conoscere il MASCI ??? Ogni anno, fatto il censimento, quante persone
nuove sono entrate, ma anche quante persone già iscritte sono uscite ???
Perché escono ??? Dopo quanti anni escono ??? e così via. Volendo si
potrebbe studiare un bel questionario, da far girare, con la
collaborazione dei Segretari regionali, e alla fine provare ad esaminare
le risposte. Naturalmente, quelle da me accennate sono solo alcune, io
stesso ne avrei altre da porre. Ma sono sicuro che da un lavoro così
fatto si potrebbero prendere spunti per capire meglio il fenomeno e
cercare di cambiare qualcosa per migliorare la situazione attuale. Ma
forse la mia è solo una "pia illusione". Buona strada Paolo Magnoni
(Orso Lento)
Alberto Albertini
2012-02-10 10:50:09 UTC
Permalink
Cari fratelli, forse vi siete persi alcuni passaggi del movimento di questi anni, ma ci assicuro che c'è rimedio a tutto… clikkate <<www.masci.it>> e girate per il sito scout più visitato andate su feebook <<adulti scout>> poi se anche voi ci aiutate sicuramente con i pochi mezzi che abbiamo facciamo già dei piccoli miracoli. Alnert

Voi diventare esploratore di nuovi sentieri? Vieni con Noi al Masci <<www.masci.it>> inviato da iPhone ...

Il giorno 10/feb/2012, alle ore 08:30, Stefano Orlandi <***@gmail.com> ha scritto:

> Paolo,come stai a neve? Ti basta? A parte le battute,vorrei dire che
> sono completamente d'accordo con Paolo in tutto meno la conclusione.Non
> è nle Masci che bisogna cercare risposte ma nell'Agesci,L'Agesci fa
> almeno due assemblee regionali,una in autunno ed una in primavera.
> Quanto ci vuole a preparare un questionario da far compilare ai
> partecipanti a queste assemblee e chiedere se conoscono il Masci e/o
> cosa si aspettano da un Movimento di scout adulti e confrontare le
> risposte con qullo che oggi il Masci offre e tarare l'"offerta " per
> ripsondere meglio all'esigenza.Non credo proprio che io sia il primo a
> pensare queste cose ma il problema forse è .......mi fermo qui perchè
> non ho titolo per parlare di altro.
> Caro Dino di Cicco,tu e la tua comunità avete fatto un percorso aderente
> al patto Comunitario e vi sta bene cosi ,ma il tuo sguardo deve
> cogliere l'insieme non il particolare e dire che sono le altre comunità
> non hanno colto..... e mi fermo sempre qui.
>
> Stefano orlandi
>
> Lo "SVILUPPO" questo sconosciuto: cosa si sta facendo ???? Ma qualche
> anno fa (mi sembra 5 anni fa circa) qualcuno non aveva parlato di
> riallacciare i rapporti con l'AGESCI, per far conoscere il Movimento
> degli adulti, e far si che tante altre persone provenienti
> dall'associazione giovanile affluissero al nostro movimento ?? Se è
> avvenuto, io non me sono accorto. Secondo me sarebbe ora di affrontare
> (a livello nazionale, partendo da ogni Regione) a studiare questo
> fenomeno. Perché non c'è più gente che si avvicina e che prova a
> conoscere il MASCI ??? Ogni anno, fatto il censimento, quante persone
> nuove sono entrate, ma anche quante persone già iscritte sono uscite ???
> Perché escono ??? Dopo quanti anni escono ??? e così via. Volendo si
> potrebbe studiare un bel questionario, da far girare, con la
> collaborazione dei Segretari regionali, e alla fine provare ad esaminare
> le risposte. Naturalmente, quelle da me accennate sono solo alcune, io
> stesso ne avrei altre da porre. Ma sono sicuro che da un lavoro così
> fatto si potrebbero prendere spunti per capire meglio il fenomeno e
> cercare di cambiare qualcosa per migliorare la situazione attuale. Ma
> forse la mia è solo una "pia illusione". Buona strada Paolo Magnoni
> (Orso Lento)
> _______________________________________________
> Masci mailing list
> ***@scoutnet.org
> http://list.scoutnet.org/lists/listinfo/masci
g.prochilo
2012-02-11 13:38:50 UTC
Permalink
Per Alberto Albertini

In risposta al messaggio del giorno 11/02/2012 - ore 00:59:45
con Oggetto: Re: [Masci] R: alla ricerca del metodo........... 1°.

L'aquila e il serpente stavano litigando, dopo le parole erano arrivati al punto di "venire alle mani" (in senso figurato perchè il serpente non ha mani). Giunse a separarli un gufo che, come tutti sanno, è la bestia più saggia del bosco e chiese il motivo del litigio.
Disse l'aquila: "Come tu sai, io sono stata incaricata dalle creature delle terra di portare in alto le preghiere e le suppliche del popolo. Orbene, il serpente pretende che io porti una supplica alle nuvole per avere la pioggia. Egli mi vuole far credere che se non pioverà gli alberi seccheranno. Ma non è assolutamente vero; hanno tutti una folta e rigogliosa chioma".
Disse il serpente: "l'aquila vede le cose dall'alto e fa fatica a credere che la siccità, che sta pian piano provocando la morte dell'erba e dei cespugli, arriverà anche agli alberi".
Disse il gufo: "è chiaro come il sole che i diversi punti di vista fanno assumere a verità ciò che uno vede. Però sarebbe bene che l'aquila scendesse a livello terreno per rendersi conto se il serpente ha ragione. Da parte mia, penso che forse il serpente, che vede le cose più vicino al terreno, potrebbe avere ragione".


Buona Strada
Pino Prochilo - Scout Adulto

P.S. - Sono un pervicace lettore del sito www. Masci.it (uno che contribuisce a fare si che sia il sito più visitato). Devo dire che non ha mai aggiunto molto alla mia scarsa conoscenza scout; diciamo che è un più che discreto strumento informativo-divulgativo per chi è esterno al Movimento. Quanto poi ai siti delle regioni (i più aggiornati risalgono a molto tempo fa), anche questi sono poca cosa. Ad esempio, basterebbe dare poche informazioni in più relativamente alle Comunità; tipo:
- (Carta di Comunità; sarebbe l'ideale, ma molte Comunità a distanza di molti anni non l'hanno ancora scritta).
- quante e quali persone la compongono
- cosa fanno in concreto
- quando si riuniscono e dove
- Planning delle attività dei prossimi "n mesi"
- ecc.

g.prochilo
***@tin.it
11/02/2012



MESSAGGIO ORIGINALE
Cari fratelli, forse vi siete persi alcuni passaggi del movimento di questi anni, ma ci assicuro che c'è rimedio a tutto… clikkate <<www.masci.it>> e girate per il sito scout più visitato andate su feebook <<adulti scout>> poi se anche voi ci aiutate sicuramente con i pochi mezzi che abbiamo facciamo già dei piccoli miracoli. Alnert
Voi diventare esploratore di nuovi sentieri? Vieni con Noi al Masci <<www.masci.it>> inviato da iPhone ...

MESSAGGI
Loading...